FISMI perché?
Perché dal 2019 abbiamo ascoltato le esigenze, le attese, i bisogni di ogni singolo territorio e di chi lo rappresenta.
Perché dal 2019 abbiamo messo davanti a tutto i sogni, le storie e le fatiche di ogni produttore del Made in Italy.
Perché dal 2019, nel silenzio, abbiamo condiviso e compreso progetti e desideri di ogni realtà presente sul nostro territorio ricco di arte, cultura e creatività.
Perché dal 2019 stiamo seminando.
Perché con pazienza abbiamo atteso il tempo della raccolta.
Oggi, quel tempo, è finalmente arrivato.
FISMI: un punto di incontro per i protagonisti del Made in Italy
In un contesto sempre più complesso e interconnesso, è ormai opinione condivisa che il “sistema Italia” debba essere gestito in modo organico e integrato. Un approccio frammentato non è più sostenibile né efficace.
Come dimostrato dall’esperienza degli ultimi anni, gli sforzi condotti fino ad oggi hanno prodotto risultati solo parziali. Troppo spesso, infatti, non si è tenuto conto delle differenze tra territori, dei vincoli locali e delle specificità settoriali. L’adozione di strategie settoriali, seppur sostenute da investimenti consistenti, ha portato in diversi casi a esiti inferiori alle attese.
Da questa constatazione è emersa la necessità di un cambio di paradigma: adottare una visione sistemica, capace di considerare i diversi ambiti come elementi interdipendenti di un unico ecosistema.
In questo scenario, FISMI si propone come facilitatore di processi, promuovendo il dialogo, la collaborazione e lo scambio di idee e servizi tra tutti gli stakeholder coinvolti. L’obiettivo è generare un contesto fertile in cui i territori possano esprimere appieno il proprio potenziale.
Un potenziale che prende forma attraverso accoglienza, cultura, turismo, enogastronomia, artigianato, infrastrutture e innovazione digitale: pilastri fondamentali per rafforzare l’identità e la competitività del Made in Italy, in Italia e nel mondo.
